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A due anni dall'uscita del suo primo album omonimo, il DJ produttore Massimo Napoli aka Galathea presenta il nuovo 'Sacred Love', nel quale si avvale ancora una volta della collaborazione dell'amico produttore e bassista Salvo Dub, nonché di un combo di musicisti di tutto rispetto: la cantante Kadi Koulibaly - originaria del Burkina Faso - già presente nel primo album, Giulia La Rosa, autrice dei testi ed interprete della title track, il pianista Mario Pappalardo, il percussionista Sergio Spitaleri e il batterista Luciano Cantone.
'Sacred Love' è sicuramente un viaggio più maturo, intenso e profondo rispetto al precedente album omonimo, che esalta le magiche atmosfere oniriche e spirituali di una certa cultura africana.
L'album guida l'ascoltatore lungo un percorso di contaminazioni multietniche: "Divinité", "Ouaga" e "Koloko", ben interpretate da Kadi, toccano la sacralità e il misticismo del continente africano e ben si sposano con le sonorità Spiritual Jazz che lo caratterizzano. si sono evoluti in Occidente.
"Divinité", attraverso la parola del poeta francese Diego Hernandez, affronta i temi della fede, della vita e del rapporto con il proprio 'sé', con riferimenti alle produzioni chanson francesi, in cui il canto spirituale, a tratti 'sahariano', di Kadi, si interseca e si espande nello spazio cosmico.
La title track, primo singolo estratto dall'album, uscito anche su 7" (45 giri) in due versioni, è un gospel afroamericano dal ritmo tipicamente afrobeat, che ricorda vagamente 'See-Line Woman' di Nina Simone.
Il Nord Africa è rappresentato dall'"Equatore", mentre saliamo più a nord, in mezzo al Mar Mediterraneo, con "Medican Blues", per approdare a Stromboli con il Deep Jazz di "Ginostra", il cui titolo richiama il borgo della meravigliosa isola in l'arcipelago delle Eolie.
Poi abbiamo il brano cubano "Caminito", una sorta di Cha-Cha con una romantica melodia di pianoforte (alla Chucho Valdez) ben eseguita dal maestro Mario Pappalardo; e poi ancora "Eos", fortemente balearico con un mood brasiliano; "Impression", un viaggio onirico e d'impatto; "Sirens", già presente nel primo album e qui rielaborata in una nuova versione Spiritual-Ambient prodotta da Agosta.
“Sacred Love” è così un album originale e musicalmente senza confini, che espande una certa cultura sacra africana e fonde con naturalezza atmosfere afrobeat, jazz e blues con le sonorità baleari della cultura mediterranea.
Buon ascolto!

Galathea - Sacred Love

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