Milioni di fan lo stavano aspettando. Dopo il clamoroso successo del suo debutto "Black Acid Soul", Lady Black presenta finalmente il suo nuovo album "Slang Spirituals". Marley Munroe, vero nome della cantante, ha collaborato ancora una volta con il produttore Chris Seefried. Insieme avevano già trasformato il precedente album in un successo mondiale a sorpresa, che ha raggiunto il numero 11 delle classifiche in Germania.
Non c'è quindi motivo di apportare grandi cambiamenti al sound di Lady Blackbird in "Slang Spirituals". Gli undici nuovi brani sono ancora basati sul soul e sul jazz, principalmente degli Stati del Sud degli USA. Di tanto in tanto la strumentazione è un po' più ampia che in passato, ad esempio nell'apertura "Let Not (Your Heart Be Troubled)". Ma anche questa nuova sfaccettatura si adatta perfettamente a Lady Blackbird. E la voce rauca e folle della 39enne è sempre al centro di ogni canzone.
Lady Blackbird intona pezzi folk tranquilli come "Man On A Boat" o "Someday We'll Be Free" con la stessa sensibilità e potenza dell'euforico gospel di "Like A Woman". L'intero album è come una cavalcata emotiva che conferisce ai testi molto personali di "Slang Spirituals" la giusta profondità.