Dopo il successo di due collaborazioni (EMC "The Show" / 2008 e Ace & Edo G "Arts & Entertainment" / 2009), Masta Ace unisce le forze con MF Doom per Son of Yvonne, un concept album molto personale che celebra la vita e l'eredità della madre di Ace recentemente scomparsa. Come il suo capolavoro del 2004 Disposable Arts, Son of Yvonne è meticolosamente costruito con storie, ambientazioni e personaggi che risuonano di umanità in carne e ossa. Le vignette interstiziali forniscono una spina dorsale tematica all'esperienza, e ogni brano completa e integra il precedente per formare un insieme narrativo: uno spaccato a volte viscerale, a volte nostalgico della giovane vita di Ace a Brownsville, Brooklyn. Interamente sottolineato dagli iconici strumenti Special Herbs di MF Doom, Son of Yvonne vede al microfono il generale della Juice Crew Big Daddy Kane, i nuovi arrivati Pav Bundy (The Bundies), Reggie B e persino MF Doom. È il flow senza fronzoli di Masta Ace, tuttavia, a prevalere sui campioni polverosi e sui loop di scavo che definiscono la produzione di Doom. Le rime foto-realistiche di Ace sui ragazzini che si prostituiscono, sugli artisti delle bombolette spray e sugli emuli strampalati aggiungono ulteriore gravità alla sua già celebre reputazione di "vero veterano del rap sottovalutato e luminare dell'underground" (Allmusic Guide). Come ricorda Eminem nella sua autobiografia del 2008 The Way I Am, "Masta Ace aveva un'incredibile capacità di raccontare storie. I suoi pensieri erano così vividi"