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Il progetto collaborativo Soul Sugar di Guillaume Metenier trasuda autenticità. È iniziato alla fine degli anni 2000 come uno sbocco per le interpretazioni aggiornate del virtuoso organista e produttore del soul-jazz e dell'Hammond funk degli anni '60 e '70, ma nel corso degli anni si è evoluto in qualcosa di completamente diverso: un veicolo per il classico dub e ispirato al reggae. fusioni musicali realizzate in collaborazione con amici e musicisti affini. Di conseguenza, gli album dei Soul Sugar mescolano una musicalità impressionante con grandi groove e indicibili cenni ai suoni e agli artisti che hanno contribuito a plasmare la visione musicale di Metenier.

Questo approccio autentico e questo suono che arricchisce l'anima sono naturalmente in evidenza nel primo set in studio di Soul Sugar, Just a Little Talk, che sarà pubblicato dall'etichetta Gee Recordings di Metenier nel marzo 2024. Questa volta, la stretta cerchia di collaboratori musicali di Metenier comprende Blundetto, Samuel Isoard, Yvo Abadi, Jolly Joseph, Jahno, Shniece, Slikk Tim e Leo Carmichael. Sebbene molti siano vecchi amici apparsi in album e singoli precedenti, ci sono anche alcuni collaboratori che collaborano per la prima volta.
Nuove canzoni e brani strumentali si affiancano a una piccola selezione di cover puntuali - qualcosa che Metenier ha fatto sin dall'inclusione delle cover di Jimmy Smith e Dr Lonnie Smith nell'album di debutto del 2009 Nothing But The Truth. Da allora, cover memorabili includono " Why Can't We Live Together ", " I Want You " e " Never Too Much ", tutte con la voce mielata di Leo Carmichael.
Troverai versioni di "Makings Of You" di Curtis Mayfield, riformulata come una languida canzone roots reggae con la voce del ritorno di Carmichael, e di "Blackbyrd" di Donald Byrd, che Metenier ha brillantemente reimmaginato come una favolosa fusione di Studio. Un dub e un funk Blaxploitation.

Eppure sono le composizioni originali dell’album che probabilmente risaltano. Come prova, date un'occhiata agli amanti del reggae-soul con influenze rock, "The End of Your World" (con testi struggenti in stile roots e voce solista in stile Junior Murvin di Jolly Joseph), l'altrettanto consapevole "Just a Little Talk" e il recente il singolo "Top of My List" – un gioiello di naturalezza emotiva caratterizzato dalla pesante linea di basso dub di Metenier e dall'incredibile voce solista di Shniece.

Gli strumenti originali, in cui Metenier scambia spesso riff e assoli con i chitarristi Slick Tim e Samuel Isoard, sono altrettanto impressionanti e, per tornare al nostro tema, autentici come sembrano. Opportunamente, uno di questi – “Tubby’s Ghost” – è stato originariamente scritto e registrato nel 1998 con il bassista Patrick Bylebyl, che allora era partner di Metenier in un progetto chiamato Seven Dub. Si tratta, quindi, di una nuova cover di uno dei brani di Metenier – e per di più piacevolmente pesante. Offre una conclusione davvero piacevole all’album più vero e autentico dei Soul Sugar fino ad oggi.

Soul Sugar - Just a Little Talk

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